Da che mi ricordi, fin da bambina, sono sempre stata innamorata di cavalli e pony. Spesso protagonisti di giochi e disegni, ogni volta che capitavo loro vicino, ne rimanevo semplicemente incantata.
Sognavo il giorno in cui avrei potuto avere un compagno equino. Immaginavo le avventure e i pomeriggi trascorsi insieme.
Purtroppo, non ho mai avuto questa fortuna da ragazzina e questi sogni si sono realizzati solamente molti molti anni più tardi, con l'arrivo del mio primo cavallo: Opositor XVII, uno stallone PRE (andaluso), tutto pepe e, lasciatemelo dire, meraviglioso.
Con lui è nata la mia passione per la fotografia equestre, il mio maestro e la mia più grande musa, nonché fonte di ispirazione.
tutto ha un inizio
Come è nata la passione per la fotografia equestre
-
01.Gli inizi
-
02.L'evoluzione
-
Una volta entrato a fare parte della mia vita Opositor, occupandomi già di fotografia pubblicitaria per diversi clienti, cercare di immortalare quel momento è stato un passaggio naturale. Da lì, i primi esperimenti e da lì, i primi studi su come riuscire a ritrarre al meglio queste creature maestose.
Dopo qualche anno nel campo, ho deciso di partecipare ad alcuni Workshop all'estero, dedicati esclusivamente alla fotografia equestre e tenuti da fotografi del settore di fama internazionale (Ekaterina Druz, Malin Wengdahl, Tuss Bennergård-Rojas, Rita Fernandes), per affinare la tecnica e trovare nuove fonti di ispirazione.
Fino ad arrivare ad oggi.
-
-
03.Il presente
-
Amo imparare, scoprire tecniche nuove, trarre ispirazione dalle mie esperienze. Per me, vivere significa soprattutto "evoluzione costante". Esattamente come nell'equitazione.
Per questo motivo non mi fermo mai e non mi adagio mai.
Sono alla costante ricerca di quell'attimo perfetto, da catturare in una fotografia.
È così che mi approccio ogni volta, in ogni situazione, con i miei modelli equini davanti all'obbiettivo. Ognuno di loro è speciale, con la propria personalità e caratteristiche uniche ed il mio scopo è sapere come valorizzarle al meglio.
-